Finerenone riduce il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti con malattia renale cronica e diabete di tipo 2: analisi dallo studio FIGARO-DKD
La malattia renale cronica e il diabete di tipo 2 sono associati indipendentemente all'insufficienza cardiaca ( HF ), una delle principali cause di morbilità e mortalità.
Negli studi FIDELIO-DKD ( Finerenone in Reducing Kidney Failure and Disease Progression in Diabetic Kidney Disease ) e FIGARO-DKD ( Finerenone in Reducing Cardiovascular Mortality and Morbidity in Diabetic Kidney Disease ), Finerenone [ Kerendia ] ( un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non-steroidei ) ha migliorato gli esiti cardiovascolari nei pazienti con malattia renale cronica albuminurica e diabete mellito di tipo 2.
Queste analisi predefinite da FIGARO-DKD hanno valutato l'effetto del Finerenone sugli esiti di insufficienza cardiaca clinicamente importanti.
Pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica albuminurica ( rapporto albumina / creatinina urinaria da maggiore o uguale a 30 a minore di 300 mg/g e velocità di filtrazione glomerulare stimata [ eGFR ] da maggiore o uguale a 25 a minore o uguale a 90 ml/min per 1.73 m2, o rapporto albumina / creatinina urinaria da maggiore o uguale a 300 a minore o uguale a 5.000 mg/g ed eGFR maggiore o uguale a 60 ml al minuto per 1.73 m2 ), senza insufficienza cardiaca sintomatica con frazione di eiezione ridotta, sono stati randomizzati a Finerenone oppure a placebo.
Gli esiti di tempo al primo evento hanno incluso insufficienza cardiaca di nuova insorgenza ( primo ricovero per insufficienza cardiaca [ HHF ] nei pazienti senza una storia di insufficienza cardiaca al basale ); morte cardiovascolare o prima ospedalizzazione per scompenso cardiaco; morte correlata a insufficienza cardiaca o primo ricovero HF; primo ricovero HF; morte cardiovascolare o ricoveri totali HF ( primo o ricorrente ); morte correlata a insufficienza cardiaca o ricoveri totali HF; e ricoveri totali HF.
Gli esiti sono stati valutati nella popolazione complessiva e in sottogruppi prespecificati classificati in base all'anamnesi di insufficienza cardiaca al basale ( come riportato dai ricercatori ).
Complessivamente, 7.352 pazienti sono stati inclusi in queste analisi; 571 ( 7.8% ) avevano una storia di scompenso cardiaco al basale.
L'insufficienza cardiaca di nuova insorgenza è stata significativamente ridotta con Finerenone rispetto al placebo ( 1.9% vs 2.8%; hazard ratio, HR 0.68; P=0.0162 ).
Nella popolazione complessiva, l'incidenza di tutti gli esiti di insufficienza cardiaca analizzati è risultata significativamente più bassa con Finerenone rispetto al placebo, includendo un rischio inferiore del 18% di morte cardiovascolare o primo ricovero ospedaliero ( HR, 0.82; P=0.011 ), un rischio inferiore del 29% di prima ospedalizzazione per scompenso cardiaco ( HR, 0.71; P=0.0043 ) e un tasso inferiore del 30% di ricoveri totali di insufficienza cardiaca ( rate ratio, RR 0.70 ).
Gli effetti del Finerenone sul miglioramento degli esiti di insufficienza cardiaca non sono stati modificati da una storia di insufficienza cardiaca.
L'incidenza di eventi avversi emergenti dal trattamento è stata bilanciata tra i gruppi di trattamento.
I risultati di queste analisi da FIGARO-DKD hanno dimostrato che il Finerenone riduce l'insufficienza cardiaca di nuova insorgenza e migliora altri esiti di insufficienza renale nei pazienti con malattia renale cronica e diabete mellito di tipo 2, indipendentemente da una storia di insufficienza cardiaca. ( Xagena2022 )
Filippatos G et al, Circulation 2022; 145: 437-447
Endo2022 Nefro2022 Cardio2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...